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La paura di essere me




Fare psicoterapia per me ha poco a che fare con la guarigione, il cambiamento o la gestione di qualcosa che ci risulta scomodo.

Fare psicoterapia, per me, significa riappropriarsi di quelle parti esiliate, quelle che sono sembrate scomode ad altri e che sono finite per essere poco amabili anche da noi stessi.

La maggior parte delle persone che incontro in terapia hanno difficoltà ad esprimere se stessi, ad essere autentici ed in armonia con la propria natura, il proprio personale modo di essere al mondo.

Quando nelle nostre primissime relazioni d’amore non ci siamo sentiti pienamente visti, amati e accolti per ciò che siamo e non abbiamo visto soddisfatti i nostri bisogni e convalidate e accolte le nostre emozioni, abbiamo interiorizzato il messaggio che per essere amati dobbiamo essere ciò che l’Altro desidera e si aspetta da noi.Impariamo a disfarci di parti, esiliamo la nostra natura autentica e limitiamo la nostra espressione finendo per non sapere più chi siamo e cosa desideriamo. Ilbambino che non si è sentito completamente riconosciuto, amato incondizionatamente per ciò che è e non per ciò che fa o non fa, sarà un adulto che si adatterà nelle relazioni con l’altro conformandosi , come un camaleonte, alle aspettative e rinunciando a tutte quelle parti del sé che immagina o sente indesiderate socialmente e mascherandosi da tutto quello che pensa possa piacere agli altri.

"Se mi ami sarò come tu mi vuoi”

” Solo se sarò quello che l’altro si aspetta , allora non sarò rifiutato e non soffrirò”

In che modo agiamo tutto questo Nel presente?

🌙Amabilità, faccio di tutto per essere amabile e scelgo di giocare il ruolo della “brava” bambina, moglie, madre, amica….la paura più profonda è essere abbandonate o rifiutate.

🌙Capacità, il ruolo che scelgo è quello della donna capace, competente e degna di ammirazione. La paura più profonda è quella di fallire.


La paura di essere me stesso mi protegge

☂️dal giudizio

☂️dalla possibilità di deludere

☂️di ferire o essere ferito

☂️dall’abbandono

☂️dal rifiuto

☂️dal mostrarmi fragile


Tutto questo, nel sottobosco, alimenta le parti più fragili, bambine, insicure di noi.

La paura di essere se stessi ci impedisce di esprimerci, manifestare i nostri pensieri , bisogni ed emozioni. Perdiamo la nostra bussola interna che sara proiettata fuori: gli altri diventano garanti della realtà, di ciò che è accettabile o non lo è, di ciò che è giusto o sbagliato, buono o cattivo, bene o male. Finirò così per perdermi, dimenticarmi, non mi fiderò più di me stessa e l’altro diventerà indispensabile a sancire il mio valore, a garantire la mia sopravvivenza emotiva, a definire quanto io sia o meno degna di amore.


Essere se stessi, significa mettere al centro il tema della possibilità del fallimento, del rifiuto, dell’abbandono. Essere se stessi significa abbracciare le proprie ombre, le proprie parti ferite e tradite ed entrare, finalmente, da padroni nel proprio copione di vita.


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