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Capodanno a settembre

Tempo fa ho letto che in Sardegna, il mese di settembre è detto “cabudanni” - caput anni- inizio dell’ anno. Devo dire che anche per me settembre rappresenta sempre un inizio: riprende la scuola, si ritorna a lavoro, ricomincia la lista di buoni propositi che va dal leggere più libri al mangiare più sano o avere semplicemente più tempo per se stesse.

A volte faccio davvero fatica a non inciampare nella confusione tra le parole “miglioramento” e “ crescita “.

Quando mi dico ”devo migliorare”, “devo fare meglio” , “questo anno sarà migliore”, in modo indiretto rivolgo a me stessa un messaggio ostile.

La voce interna, quella del mio critico interiore, poi farà il resto: mi ricorderà che potevo fare di meglio, che non ho fatto abbastanza, mi spingerà a guardare gli altri- i loro successi e i loro traguardi.

In sostanza, ogni anno a Settembre, rischio di bussare alla porta del boia.

Molto spesso confondiamo il bisogno di consolarci con la critica. Confondiamo il desiderio di crescere con la storia del miglioramento ad oltranza.

Il concetto di “miglioramento” implica che ci sia qualcosa che non vada bene, che necessita di aggiustamenti o cambiamenti come se fosse difettoso. La crescita invece è un’idea più flessibile non ha connotazioni positive o negative, rimane aperta ad ogni possibilità, anche quella che non tutto si realizzi, senza che questo debba per forza essere considerato un fallimento.


Anche quest’anno, sulla mia agenda, a settembre, ho scritto qualcosa che mi ricordi che va bene così, che sono me stessa e che questo è l’unico e il miglior punto di partenza per qualsiasi cambiamento.


buon inizio✨




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